L’arte del narrare del raccontare fa parte della nostra tradizione contadina. La maggior parte dei contadini era analfabeta per cui tutto proveniva dal passaparola ed era molto importante avere una buona memoria ed una grande predisposizione nell’ascoltare. Questo accadeva nelle lunghe serate d’inverno tutti intorno al braciere ad ascoltare. Racconti antichi come il mondo, lunghi viaggi, il servizio militare, azioni eroiche della guerra, si alternavano con racconti fantastici di mostri che servivano per stringersi di più attorno a chi raccontava. Si ricordavano antichi personaggi che con le loro gesta avevano fatto epoca nel paese. L’autore ha amato tantissimo quegli anziani che con i loro racconti hanno tramandato l’arte di comunicare, di stare nella società, ereditare questo enorme patrimonio culturale che i nonni avevano tanto raccomandato di non disperdere. Scrivendo questi racconti ha mantenuto l’impegno di tramandare alle future generazioni le tradizioni, i costumi il modo di alimentarsi, le gesta di un popolo che sembrava non avere radici. Si ringraziano gli eredi Crescenzi per la concessione della fotografia utilizzata in copertina.